domenica 9 ottobre 2011

Tradizione vs Innovazione: "My Antonia" di Birra del Borgo

Il sondaggio settimanale ha decretato la vittoria del Made in Italy (per l'ennesima volta aggiungerei), quindi, soddisfatto del risultato, mi ci butto a copofitto!

Oggi vorrei parlare di una birra che mi ha lasciato piacevolmente spiazzato. Già dal titolo si può intuire come questo prodotto contenga, a mio parere, un'intrinseca lotta fra la tradizione birraria europea e gli stili più innovativi e appariscenti d'oltreoceano.
Questa birra viene infatti prodotta grazie alla collaborazione fra Leonardo Di Vincenzo di Birra del Borgo e Sam Calagione del Dogfish Head Brewery ("The First State" Delaware, USA).  Tant'è che esistono due versioni di My Antonia!: una venduta negli States, più maltata ed equilibrata, e l'altra, Italiana, incredibilmente più "americana" nell'abbondante luppolatura. 

 


La My Antonia viene definita un "Imperial Pilsner". Già lo stile di appartenenza è tutto un programma. Si tratta di due termini, imperial e pilsner, che accostati necessitano di un chiarimento.
Generalmente "Imperial" siamo abituati a vederlo accompagnare un particolare stile di birra, e cioè lo "Stout". Quando si parla di Imperial Stout ci si riferisce a birre che presentano un tenore alcolico più forte delle normali scure (vedi post precedente).
Anche in questo caso il significato è lo stesso, dato che la gradazione alcolica di Antonia (circa 7%)  non è tipicamente da Pils, bensì più alta. Ma c'è di più...


Parliamo ora del tipo di fermentazione per cambiare un pò le carte in tavola. Si tratta di una birra a bassa fermentazione, quindi appartiene alla stessa famiglia delle Pilsner, piuttosto che a quella delle American Pale Ale, che sono prodotte mediante alta fermentazione.

Per la produzione di My Antonia vengono utilizzati malti Pils e Cara Pils, che determinano aromi tipicamente dolci, e vari tipi di luppolo: dal più tradizionale Saaz (responsabile degli aromi erbacei e utilizzato per le classiche Bohemian Pils) ai più moderni Warrior e Simcoe. Ciò provoca anche l'instaurarsi di sapori più speziati e agrumati tipici delle APA. Alla fine di Pils risulta avere molto poco, a partire da: colore, torbidità e sentori tropical/speziati.

Insomma, si tratta di una birra particolare e fuori dall ordinario che merita di essere annusata e gustata pienamente senza pregiudizi.



My Antonia

PREZZO:
4,65€


FORMATO:

33cl

TIPOLOGIA:
Lager (bassa fermentazione)

STILE:
Imperial Pilsner

BICCHIERE CONSIGLIATO:

Calice a chiudere

GRADI ALCOLICI:

7.5%

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 

8-10°C

ASPETTO: 8,5
all aspetto ha ben poco della "Pils". color dorato carico (quasi ambrato/arancio), opalescente. presenta una schiuma bianca eccezionale! una delle migliori mai viste in bottiglia. copiosissima, estremamente densa e compatta, fine, aderente e particolarmente persistente. 

AROMA: 7,5

Al naso sentori freschi ed erbacei, ma anche spiccate note tropical-fruttate e agrumate che la porgono più vicina a un'APA che a una Pils.

GUSTO: 8
In bocca è corposa e fragrante. evidentemente sbilanciata sui luppoli, si avverte l'erbaceo e la speziatura, con note mielate e pepate dominate dalla frutta tropicale. Sprigiona un potente retrogusto amaro e sottilmente astringente molto resistente, ma quando finisce ti disperi. seduce e abbandona.

ABBINAMENTI GASTRONOMICI: 
l'ho provata con strozzapreti alla crema di zucca e radicchio, ma penso che bevuta da sola renda molto bene.


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