Stili di Birra

Sono numerose le possibilità di classificare le birre: colore, grado alcolico, grado Plato, ecc ecc...
La classificazione che però trova maggior impiego fa riferimento al tipo di lievito utilizzato e, conseguentemente, al tipo di fermentazione. In questo senso le birre si dividono in tre grandi famiglie, più una quarta:
  • Ale: sono prodotte con ceppi di lieviti Saccharomyces cerevisiae e seguono un processo ad "alta fermentazione" che predilige temperature alte (16-24°C, a volte anche >30°C). È il procedimento più antico che rimane tuttavia ancora profondamente radicato nella cultura brassicola anglosassone e fiamminga.
  • Lager: sono prodotte con ceppi di lieviti Saccharomyces pastorianus o S. uvarum e seguono un processo a "bassa fermentazione" che predilige temperature basse (6-14°C). Generalmente, si tratta di produzioni tipiche dei paesi dell'Europa centrale (Germania, Austria, Rep. Ceca...).
  • Lambic: prodotti esclusivamente in una regione del Belgio chiamata Pajottenland, dove il mosto viene esposto all'azione di lieviti indigeni selvatici presenti nell'aria, come il ceppo Brettanomyces bruxellensis o B. lambicus; il processo segue una "fermentazione spontanea" che conferisce a queste birre caratteristiche uniche al mondo e intensa acidità.
  • Birre a "Fermentazione Mista": si tratta di una particolare categoria di birre che prevede l'utilizzo di lieviti ad alta fermentazione (Saccharomyces cerevisiae) assieme a batteri lattici o lieviti selvatici. Tradizionalmente, sono birre prodotte nelle Fiandre; oggi, molti birrifici artigianali virtuosi sparsi per il mondo si destreggiano nella produzione di queste birre.


Le ALE comprendono moltissimi stili. Per comodità li raggruppo in base all'area di provenienza: Ale Anglosassoni e Scozzesi, Ale Americane, Ale belghe, Ale tedesche. Un'ulteriore differenziazione necessitano le Stout/Porter (di origine irlandese e anglosassone) e le "Wheat" o Birre di Frumento (di origine tedesca e belga).


Ale Anglosassoni e Scozzesi:


  • Ordinary Bitter: costituiscono lo stile base inglese. Spesso ambrate e di gradazione piuttosto bassa, dotate di aromi di toffee e caramello donate dai malti e un amaro pronunciato ma non prevaricante donato dai luppoli nobili inglesi, che regalano anche note erbacee e terrose;
  • Best Bitter o Special Bitter: via di mezzo fra le Ordinary Bitter ed ESB;
  • Extra Special Bitter (ESB) o English Pale Ale: caratteristiche simili alle altre Bitter, ma con % alcolica più alta, corpo maggiore e aromi più pronunciati, soprattutto la parte maltata;
  • Mild: sono birre ancora più leggere delle bitter, piuttosto scure e tendenti al dolce; delicate ma saporite nonostante la bassa gradazione;
  • Brown Ale: possono esser considerate una versione un po' più forte delle Mild e prodotte con maggior quantità di malti tostati;
  • Winter Warmer e Old Ale: meno beverine, queste birre ambrate o scure "da meditazione" sono adatte alla stagione invernale per via della gradazione alcolica alta;
  • Strong Scotch Ale: birre dotate di profilo aromatico profondamente maltato e caramellato. presenti spesso note tostate, di legno e leggermente affumicate. Luppolatura bassa e corpo variabile da scarico a pieno. In alcune interpretazioni si aggiunge del malto torbato;
  • Barleywine: letteralmente "vino d'orzo", sono birre molto forti (oltre 8-10% di alcool), spesso liquorose e caramellate, con note di prugna, frutta secca e sotto spirito, cacao e liquirizia. Appaiono piuttosto luppolate, con l'amaro volto a bilanciare la dolcezza dei malti. Questo stile è sempre più raro in Gran Bretagna, mentre trova la sua nuova patria negli Stati Uniti;
  • India Pale Ale (IPA): originariamente prodotte nel Regno Unito e destinate all'esportazione nelle colonie, erano caratterizzate da una luppolatura ed un amaro eccezionali per l'epoca. Sono rare in UK e in genere "poco rispettose" della tradizione. Gli Stati Uniti hanno rivitalizzato e fatto loro questo stile, dando vita alle American Pale Ale (APA) e alle American IPA.
  • Scottish light 60: tipiche birre Scozzesi con aromi maltati, bassa carbonazione e luppolatura, bassa gradazione alcolica;
  • Scottish Heavy 70: in genere sono più corpose e meno amare delle Light 60;
  • Scottish Export 80: sono la categoria più forte, con aromi tostati e in qualche caso anche affumicati. spesso risultano avere una fermentazione ridotta che dona un'alta densità finale.

Ale Americane:

  • American Pale Ale (APA): nascono come versione americana della English Pale Ale. Sono caratterizzate da una gradazione alcolica maggiore e dall'uso di luppoli americani più amari e più fruttati;
  • American IPA: versione americana delle IPA inglesi ottocentesche. Dotate di gradazione alcolica abbastanza elevata (6-8%), uso a volte spropositato di luppoli americani che conferiscono aromi spiccatamente agrumati e resinosi, fortemente amare e discreta secchezza;
  • Double/Imperial IPA: versione più alcolica e corposa delle normali American IPA. Raggiungono solitamente gli 8-10% d'alcol. aromi caratteristici sono quelli erbacei, resinosi e agrumati tipici dei luppoli americani. Sono dotate anche di un corpo importante e note maltate/caramellate notevoli;
  • Cascadian Dark Ale o Black IPA: versione scura delle American IPA in cui vede ampio utilizzo il malto Black, che dona aromi tostati e torrefatti, e alcuni luppoli americani molto caratterizzanti (come il Cascade);
  • American Amber Ale: simili alle APA, ma di colore più ambrato grazie all'utilizzo di malti che conferiscono anche sentori caramellati e biscottati;
  • American Brown Ale: ancora più scure delle precedenti grazie all'utilizzo di particolari malti speciali in buone percentuali, costante l'uso di luppoli americani e gradazione alcolica media;
  • Rye Ale: versione americana delle tedesche Roggen. Caratterizzate da ampio uso di Segale;
  • California Common: uno dei pochi stili originari degli Stati Uniti; è un tipo di birra molto particolare perché si usano lieviti a bassa fermentazione (quindi dovrebbe essere classificata come Lager), però vengono fatti lavorare a temperature alte, tipiche dell'alta fermentazione. Sono piuttosto leggere e aromaticamente varie, visto il possibile uso di malti caramellati e luppoli più o meno tradizionali;
  • Cream Ale: ottenute da alta fermentazione seguita da lagerizzazione. Aggiunte di frumento o riso sono possibili, corpo leggero, colore chiaro, poco amara ma ben luppolata e carbonata.

Ale Belghe:

  • Belgian Blond Ale: pur costituendo uno stile non molto tradizionale sono molto diffuse e considerabili come stile "base". Sono chiare, secche, amare e piuttosto speziate (lievito);
  • Belgian Pale Ale: più tradizionali ma meno diffuse, sono affini alle cugine inglesi ma con maggior carattere donato dal lievito belga;
  • Saison: dorate o leggermente ambrate, a volte acidule, rinfrescanti, ben luppolate e, in alcuni casi, speziate. Queste birre sono tipiche dei "birrifici agricoli" del Belgio e il lievito utilizzato per questo stile è super-attenuante, dona estrema secchezza, esteri e fenoli in quantità;
  • Biere de Garde: può essere tradotta come "birra da conservazione" ed è tipica delle regioni a nord della Francia. Solitamente le birre di questo stile offrono aromi maltati, caramellati, a volte tostati e una luppolatura piuttosto tenue. Gradazione alcolica medio-alta (6-8%) e un sottile sentore ossidato/stantio sono caratteristici dello stile. Possono essere prodotte sia con lieviti a bassa che ad alta fermentazione, ma la temperatura di fermentazione dovrebbe essere intermedia (circa 15-18°C). 
  • Trappiste: NON E' UNO STILE, ma una specie di marchio di origine controllata. La denominazione comporta che la birra sia effettivamente prodotta da, o sotto il controllo diretto di, monaci trappisti e senza alcuno scopo di lucro (se non per il sostentamento dell'abbazia).
  • Birre d'abbazia o bière d'abbaye: NON E' UNO STILE, ma un termine generico che indica una birra la cui produzione è "laica" (cioè non gestita da monaci, ma da un birrificio esterno). Queste birre rispettano la ricetta originale di un'abbazia o vantano una connessione storica con un'abbazia, talvolta non più esistente;
  • Dubbel: di gradazione medio alta (7%), scure, secche ma maltate, tostate, a volte speziate;
  • Tripel o triple: bionde, ancora più forti (8-9% e più), fruttate e spesso relativamente luppolate;
  • Belgian Strong Golden Ale: a volte confondibili con le Tripel, perché altrettanto forti, anch'esse bionde e piuttosto secche;
  • Belgian Strong Dark Ale: scure e forti, talvolta fantasiosamente denominate quadrupel.

Ale Tedesche:

  • Altbier o Alt: originarie di Dusseldorf, sono ambrate, non particolarmente forti, ben maltate ma anche piuttosto secche e amare;
  • Koelsch: originarie di Colonia, sono chiare, leggermente fruttate, leggere e molto delicate. Benché siano prodotte ad alta fermentazione subiscono un lungo periodo di riposo a basse temperature (lagerizzazione).

Stout e Porter:

  • Dry Stout: colore molto scuro, ampio uso di malti tostati, gradazione alcolica bassa, amaro intenso, forti sentori di caffè, secchezza finale. La stout più conosciuta è l'irlandese Guinness;
  • Sweet/Milk Stout: si distinguono per l'uso di lattosio (zucchero non fermentescibile) per aumentarne la dolcezza. Pur mantenendo un colore scuro e intense note tostate, sono meno amare e più cioccolatose rispetto alle Dry Stout;
  • Oatmeal Stout: di dolcezza intermedia, anch'esse ormai non molto diffuse, sono tipicamente cremose e vellutate al palato grazie all'impiego di avena;
  • Oyster Stout: il termine "oyster" significa "ostrica". Ciò identifica una stout fermentata con una manciata di ostriche nei tini oppure una bevanda che ben si accompagna ai molluschi;
  • Porter o brown porter: si possono considerare come le antenate delle Stout. Molto scure, ampia tostatura, bassa luppolatura, minore secchezza rispetto alle stout, presentano forti sentori di cacao e cioccolato;
  • Robust Porter: stesso stile, ma gradazione alcolica più forte, con corpo e luppolatura maggiori;
  • Russian Imperial Stout: potremmo definirle come un incrocio tra il carattere delle dry stout e la potenza dei barleywine: forti, amare, tostate, liquorose, speziate, a volte un po' fruttate. Tipici i sentori di cacao amaro, fondo di caffè e liquirizia.

Birre di Frumento (Wheat):

  • Weizen o Weisse: il secondo nome è usato soprattutto in Baviera (e significa "bianco"), mentre il primo è più diffuso nel resto della Germania (e significa "frumento"). Si tratta della stessa birra: più o meno dorata e dall'aspetto opalescente a causa del lievito in sospensione che non viene filtrato. Tipici di questo stile sono i sentori di banana dovuti al particolare lievito utilizzato e l'ampio cappello di schiuma candida e compatta; spesso si possono avvertire note floreali, di vaniglia e chiodi di garofano. Sono mediamente corpose e leggermente acidule;
  • Kristallweisse: versione filtrata della weisse tradizionale. Si presenta quindi limpida;
  • Dunkelweizen: è una weizen di colore più scuro rispetto alla versione originale, grazie all'impiego di malti caramellati;
  • Weizenbock: variante prodotta con la tecnica utilizzata per le Bock. In genere, sono più maltate, corpose e scure rispetto alle normali Weizen;
  • American Wheat: birra di frumento di recente creazione negli Stati Uniti. Caratterizzata dall'uso di luppoli americani e lievito Ale standard. E' tendenzialmente più amarognola rispetto alle tradizionali tedesche e non ha gli aromi tipici delle weisse (banana e chiodi di garofano sono infatti inappropriati);
  • Grodziskie: birre tradizionali polacche, solitamente prodotte col 100% di malto di frumento affumicato e luppoli locali polacchi. Appaiono molto beverine, perché hanno un livello di alcol limitato, corpo scarso, leggera speziatura e acidità, e buona secchezza;
  • Berliner Weisse: la "bianca di Berlino" è una varietà di weizen molto leggera e acidula, spesso viene insaporita con estratti di lampone o asperula. Viene prodotta con l'aggiunta di lattobacilli;
  • Gose: originaria di Goslar, oggi è la birra tipica di Lipsia. Viene prodotta da un mosto di malto d'orzo, frumento, coriandolo e sale, e vi vengono aggiunti fermenti lattici durante la bollitura.
  • Blanche o Witbier: blanche bière in francese o wit in fiammingo, è una birra "bianca" prodotta principalmente in Belgio, Francia e Olanda. Risultano essere più fruttate e acidule delle weisse. Per questo tipo di birra viene impiegato frumento non maltato, mentre nelle weizen è usato maltato; nelle Blanche sono impiegate spezie come il coriandolo e la scorza d'arancia essiccata, mentre nelle Weizen il carattere speziato è dovuto esclusivamente al tipo di lievito che produce il caratteristico aroma di banana e chiodi di garofano.


Le LAGER si dividono principalmente in: Pilsner, Helles, Dunkel, Keller, Vienna, Dortmunder, Roggen, Bock, Maibock, Doppelbock, Eisbock, Marzen, Schwarz, Rauch...


  • Bohemian Pilsner o Pils: stile classico di origine boema (il nome deriva dalla città ceca di Plzeň). E' una birra leggera dal colore giallo paglierino (è stata la prima birra prodotta con malto chiaro pils), solitamente appare luminosa e cristallina, dotata di una luppolatura abbondante e un amaro pronunciato; l'esempio più rappresentativo è la Pilsner Urquell;
  • Helles: tipiche birre bavaresi, meno amare e più maltate rispetto alle Pils. Solitamente si bevono nel tipico Mass da 1 litro;
  • Dunkel: birre brune, decisamente dolci e maltate nel sapore. Tipica di Monaco di Baviera;
  • Kellerbier: significa "birra da cantina". E' una birra chiara o ambrata, naturalmente torbida perché non filtrata, rustica e ricca di sapori, vitamine e proteine. Ne esistono di diversi tipi;
  • Vienna: scure, aroma di malto scuro tedesco tipo Vienna o Monaco. Un leggero aroma di malto tostato può essere presente. Simile ma comunque meno intensa rispetto ad una Maerzen;
  • Export o Dortmunder: originaria di Dortmund, è dorata, moderatamente amara e leggermente più forte della helles;
  • Roggen: le roggenbier sono birre prodotte con un'alta percentuale di segale (anche 60%) e lieviti tipici della weizen. Sono birre tipiche della Baviera, oggi poco prodotte. Generalmente leggere e secche, con tipica rusticità e speziatura del cereale;
  • Bock: di colore chiaro, gusto maltato appena equilibrato dal luppolo, corpo pieno e 6-7,5%abv;
  • Maibock: si tratta di un tipo di birra che viene commercializzata a Maggio o, comunque, in primavera: si può considerare un incrocio fra le Helles e le Bock, perché dalle prime prende il colore e l'aroma maltato, mentre dalle seconde prende la forza e il corpo;
  • Doppelbock: scure e molto caramellate. Più forti delle altre Bock. Si aggirano intorno agli 8%;
  • Eisbock: prodotta con una tecnica tradizionale molto particolare che si basa sul congelare una Doppelbock e togliendone poi il ghiaccio, quindi concentrando l'alcool. Molto corposa, con dolcezza e alcolicità aumentati.
  • Märzen o Oktoberfestbier: birre di color dorato carico/ambrato, gradazione 6% circa, e malto pronunciato. I due termini indicano bevande molto simili: nonostante l'apparente disaccordo temporale infatti vengono tradizionalmente prodotte a marzo per un consumo autunnale, periodo in cui si svolge l'Oktoberfest;
  • Schwarzbier: più scure e tostate, una sorta di stout a bassa fermentazione, ma meno amara e più maltata;
  • Rauchbier: particolari birre "affumicate" tipiche della città tedesca di Bamberga, prodotte utilizzando malti affumicati su legno di faggio;


LAMBIC si dividono in: Lambic tradizionale, Gueuze, Framboise, Faro, Kriek.


  • Lambic: vengono prodotti con malto d'orzo e una buona percentuale di frumento (almeno il 30%), oltre che con luppoli nobili invecchiati. Il mosto di birra viene poi esposto a lieviti selvatici e a batteri autoctoni della valle della Senne. Questo inusuale processo di fermentazione conferisce alle birre di tipo Lambic un sapore assolutamente distintivo: secco, vinoso e/o sidroso, con un retrogusto spiccatamente acidulo. Il Lambic tradizionale viene solitamente lasciato invecchiare qualche anno e risulta "piatto" al palato, perché vi è assenza di rifermentazione dovuta al mancato mixaggio con lambic di annate più giovani;
  • Gueuze: si ottengono miscelando vari tipi di Lambic di diverse annate (solitamente di 1,2,3 anni). La bravura del birraio sta nel decidere come e in che quantità miscelare il Lambic giovane con quello più maturo. Spesso si lasciano riposare per anni in barili e poi fatti rifermentare in bottiglia dove possono invecchiare anche per 20 anni. Per questo sono definiti "Champagne de Bruxelles";
  • Framboise: si ottengono addizionando lamponi (o sciroppo di lamponi nel peggiore dei casi) al Lambic durante la fermentazione;
  • Faro: si ottengono aggiungendo zucchero o caramello al lambic, per lanciare una seconda fermentazione e controbilanciare l'acidità;
  • Kriek: si ottengono addizionando amarene griotte (o ciliegie acide) al lambic. Le ciliegie vengono lasciate macerare nella birra per mesi, in modo da apportare alla fermentazione gli zuccheri presenti nella frutta, il colore e gli aromi tipici.


Le BIRRE A FERMENTAZIONE MISTA si dividono in: Flemish Red Ale e Oud Bruin.


  • Flemish Red Ale o Flanders Red Ale: vengono prodotte nella parte occidentale delle Fiandre, sono di colore rosso e durante la produzione viene utilizzato il Lactobacillus per conferire note acide alla birra. Si tratta di birre miscelate (una vecchia con una giovane) e lasciate maturare in botti di rovere per diversi mesi. Una volta imbottigliate, le birre si doteranno di un bouquet olfatto/gustativo del tutto particolare: sentori di frutta rossa, acidità, cioccolato, vinoso e acetico sono tipici di questo stile.
  • Oud Bruin: viene prodotta tradizionalmente nelle Fiandre orientali grazie alla miscelazione di una birra giovane con una vecchia che viene fatta fermentare in vasche aperte per alcune settimane prima di essere spostata in botti di legno per altri 9 mesi. Tipici sono i sentori lattici ed acetici con note acidule e dolci, a volte fruttate. Si presenta di colore scuro.