venerdì 27 gennaio 2012

Kashmir, la più Rock delle birre Buskers?

Abbiamo già parlato del progetto Buskers nel post precedente che, se volete, potete leggere qui [http://ilsimposiodellabirra.blogspot.com/2012/01/birrificio-itinerante-buskers.html].
In quel caso la birra provata era la Ecstasy of Gold; questa volta invece parliamo della Kashmir!
(P.s. Ho deciso di provarle tutte, quindi altri 2-3 interventi futuri saranno dedicati alle rimanenti Devochka, Paranoid e Dave).


CARATTERISTICHE
Si tratta di una Birra di Natale da 8,9%alc. "Colore arancione con riflessi rosso rubino creata per scaldare l’inverno ed accompagnare bene anche la primavera. Brassata con uva passa biologica, scorza d’arancia amara e luppolo per rendere questa birra assolutamente non dolce, equilibrata e di facile beva". [buskersbeer.com]
A differenza della altre quattro birre, Kashmir è stata prodotta solo dai fondatori del progetto, senza l'aiuto di nessun birraio, e per la realizzazione è stato utilizzato l'impianto di Birra del Borgo...>>>

martedì 17 gennaio 2012

Birrificio itinerante Buskers reinterpreta "Ecstasy Of Gold"

Da qualche mese ha preso il via un progetto birrario particolarmente interessante. Si tratta di un nuovo "birrificio itinerante" chiamato Buskers, nome che si ispira alla parola inglese che rappresenta la categoria degli artisti di strada (busker).


Cosa significa quindi "birrificio itinerante"?
Si tratta di un birrificio che non ha una vera e propria sede o, meglio, non possiede un proprio impianto per la produzione della birra, quindi si affida alla collaborazione con altri birrifici per poter vedere nascere i propri prodotti. I birrifici che si offrono di collaborare al progetto, mettono a disposizione il loro impianto e la loro esperienza per garantire la produzione della ricetta, la quale non è raro che venga ritoccata anche a quattro mani. Tutto questo aiuta a creare un ambiente di lavoro amichevole, stimolante l'inventiva e la collaborazione dei birrai, che si scambiano più facilmente idee e opinioni costruttive. Una volta immessa sul mercato, se otterrà una buona risposta da parte del pubblico, sarà poi compito sempre dello stesso birrificio produrne di nuova: è come se la "adottasse".
Qualcuno potrebbe pensare: idea geniale!


In realtà non si tratta di una novità assoluta nel panorama artigianale, però questo tipo di collaborazione non ha mai ricevuto così tanto interesse come in quest ultimo caso.
Le birre nate grazie a questa iniziativa si uniscono tutte sotto il nome di Buskers' Beers e, per il momento, il loro numero è fermo a cinque. Ognuno dei nomi scelti ha un chiaro riferimento alle passioni musicali e cinematografiche dei "Buskers", ossia i ragazzi ideatori del progetto, ma vediamole tutte...>>>