domenica 15 settembre 2013

United Indipubs & Zwanze Day 2013

BERGHEM UNITED INDIPUBS 2013


Prendo ispirazione dal un intervento fatto sul forum di MOBI, che spiega molto bene cosa sia Berghem United Indi Pubs... "Un nome lungo, per una cosa semplicissima: una festa di 3 pub della provincia di Bergamo che, tutti insieme, presentano le birre che li contraddistinguono, il proprio modo di servirle e presentarle. Resta da spiegare a cosa si riferisce la parola "Indi": i pub in questione sono "indipendenti", nel senso che l'impianto di spillatura è di loro proprietà, cosa che gli permette di scegliersi le birre seguendo il proprio il gusto e le proprie conoscenze, anziché sottostare alla volontà e agli interessi di chi noleggia gli impianti. I Pub che prendono parte a questa manifestazione sono: la Locanda del Monaco Felice (Suisio) di Clauio Capelli, l'Ein Mass (Torre de' Roveri) di Andrea Ambrosini e The Dome (Nembro) di Michele Galati. Che io sappia, poi, c'è un quarto locale che negli anni passati ha fatto parte della cricca, cioè il Clock Tower (Treviglio) di Antonio Terzi. Tutti questi pub rispecchiano il modello delle Free Houses britanniche, il quale ha permesso, in Gran Bretagna, di far recuperare quote di mercato alle birre tradizionali e di qualità. In Italia la situazione è molto diversa da quella inglese, mancando una tradizione brassicola centenaria ma, a fronte di oltre 400 microbirrifici che hanno aperto negli ultimi anni, la possibilità di allargare il mercato delle birre artigianali passa comunque attraverso i pub, principale punto di incrocio tra i produttori e i consumatori di birre. 


La figura del publican è fondamentale non solo per accendere la passione nei clienti, ma anche per dare una prima formazione tanto da rendere il cliente un consumatore consapevole, che privilegi la qualità alla quantità, e che sappia, anche fuori dal pub, scegliersi una birra che sia di suo gusto. 

In quest'ottica si svolse il primo United Indi Pubs a Vezzano sul Crostolo a fine aprile 2011. Si tratta di una sfida lanciata con grande passione, con la convinzione che il tema centrale nella diffusione culturale del prodotto siano il contatto umano, il confronto di idee, l’unione d’intenti, caratteristiche lontane dalle sterili logiche imposte dal mercato." I publican partecipano ognuno con un banco spine allestito nel proprio locale e caratterizzato secondo il proprio gusto, presentando una linea di birre che tradizionalmente si trova nei loro locali e qualche chicca o rarità in occasione della festa...>>>




L'EVENTO NELL'EVENTO: ZWANZE DAY 2013
Il Berghem United Indi Pubs è legato allo Zwanze Day, un evento mondiale organizzato da Cantillon, storico birrificio del Belgio famoso in tutto il mondo per la produzione di birre a fermentazione spontanea, che prevede l'apertura in contemporanea di un fusto di Cantillon Zwanze in alcuni pub sparsi per il globo e scelti direttamente da Cantillon. 


Per lo Zwanze Day 2013 sono stati scelti 46 pub, 6 dei quali italiani. Uno di questi pub è il The Dome di Nembro. (Gli altri, italiani e stranieri, sono reperibili sul sito di Cantillon -> http://cantillon.be/br/3_21 ). 


THE DOME

Il pub apre le sue spine il 15 ottobre 2009, ma è l'evoluzione di un lungo progetto nato con l'Abbazia di Sherwood e dall'esigenza di avere una location che meglio si prestasse alla realizzazione di eventi birrari di varia natura: dal "venerdì con il birraio", all'Orobie Beer Festival, al festival de "Le Bire de Nadal", passando attraverso corsi per aspiranti degustatori o di spillatura, corsi e concorsi per Hombrewer, serate di degustazione e tutto ciò che è attinente alla birra. Il The Dome è nato anche per la possibilità di ampliare l'offerta proponendo, oltre alla pizza, anche una serie di piatti cucinati con la birra stessa. E per finire.....le Birre! Che vengono reperite, in assoluta libertà, sul mercato nazionale e estero, sia direttamente che tramite distributori, ovviamente anche da birrifici nazionali, in molti casi piccole produzione se non addirittura singoli fusti. 



Il The Dome è uno dei pub fondatori dello United Indi Pubs, nato per promuovere la birra artigianale, attraverso la valorizzazione del Pub e del Publican. 
Il locale si trova in Via Case Sparse Europa 15, Nembro (BG). 




Dopo le dovute presentazioni, passiamo a raccontare come ho vissuto l'evento e soprattutto cosa ho avuto modo di assaggiare.

14 Settembre 2013 - Sapendo che l'apertura della Zwanze era programmata per le ore 21:00, me la sono presa abbastanza comoda, forse troppo comoda. Tant'è che alle 20 ero ancora a casa. 
A un certo punto mi ritrovo in cucina, di fronte all'orologio. Quasi sovrappensiero faccio due calcoli e, improvvisamente, mi rendo conto che per arrivare al The Dome ci vuole circa un'ora! 
In un minuto mi fiondo in macchina e se mi dovesse arrivare a casa qualche multa non mi sorprenderei. A ogni km guardo l'orologio... l'orologio del cellulare, l'orologio della macchina, l'orologio del lettore mp3. Ovviamente non ce n'è uno che segna la stessa ora all'altro. 
Tento una media e approssimo per eccesso... ma in quel momento qualcuno mi fa i fari. La polizia? no, solo uno str**zo. Ricomincio da capo, ma questa volta elimino a priori l'orario più ottimista. Questo mi induce ad aumentare la velocità. Poi vedo un'orologio sulla strada. Non so perchè, ma mi fido. Mancano 5 km e ho 10 minuti di vantaggio. Solo una calamità naturale mi può fermare.
Alle 20:58 sono davanti al The Dome. Devo solo parcheggiare. Perdo quel minuto e mezzo, ma, sapendo di avercela fatta, cammino tranquillo e soddisfatto verso l'entrata. 
Supero i tre scalini e varco la soglia. 
In quel momento vedo un'assembramento di gente assatanata, con bicchieri in mano e scintillio omicida negli occhi, che si accalca vicino a una spina. Una spina in particolare. 
Capisco di averla trovata. 
Balzo al bancone, fortunatamente vuoto in quel momento, e chiedo a Michele due gettoni per la Zwanze. Mentre mi sta passando il bicchiere parte il coro del conto alla rovescia: "3!...2!...1!...Buon Zwanze Day!", e io mi sento come uno di quelli della pubblicità dell'amaro Montenegro. Sembrava impossibile, ma alla fine ce l'ho fatta.
...e così partì la spillatura della Zwanze 2013...





Birra, la Zwanze, che è rimasta un po' offuscata dalla bontà di un'altra: Le Trait D'Union, blend di 6,5% ottenuto dall'unione della Gueuze di Cantillon (Belgium) con la Tripel di Extraomnes (Italy).

Forse questa è stata la vera protagonista della serata. Acida, secca, taglio amaro. Magnifica.

La Zwanze dal canto suo mi è parsa subito più forte al palato, più speziata e luppolata, ma meno acida rispetto alle classiche Cantillon. Infatti non si tratta di un vero e prorio lambic (come negli anni passati), ma di un blend. Per la versione di quest'anno è stato utilizzato un lievito ad alta fermentazione, selezionato dagli alunni del corso di biotecnologia dell’istituto belga Meurice. Dopo 4 settimane di fermentazione, alla birra è stato aggiunto il 10% di lambic Cantillon, prima del trasferimento in barrique, dove ha maturato per sei mesi prima di essere infustata.


Le altre birre che ho provato sono:


La Rulles (Belgium) - Jean & Chris NR 1

Blond Ale di 6% che è stata presentata come "fresca e luppolata"; si tratta di una riproposizione della prima cotta fatta da Jean le Chocolatier e Chris di Mi-Orge Mi-Houblon. 
Assaggiandola l'ho trovata (come molti altri) piuttosto dolcina e profumata, con note floreali e speziate, e sensazioni spiccatamente mielose sia all'olfatto che in bocca. In ogni caso buona, ma molto differente da ciò che mi aspettavo.

De Struise (Belgium) - Pannepot 2012.

E' una birra che gli appassionati conoscono certamente. Viene invecchiata per 14 mesi in botti di quercia francese e poi affinata per altri 8 mesi in botti che hanno contenuto Calvados. Un processo che dura complessivamente quasi due anni. Dal mio punto di vista, avendo provato in passato alcune versioni molto più "invecchiate", credo che quella che ho assaggiato durante lo zwanze day era troppo giovane per paragonarne il profilo olfatto-gustativo a una Pannepot 2009 o 2010. Per questo, ovviamente, ne sono rimasto un po' deluso.

Brewfist (Italy) - Gruyt.

Si tratta di un esperimento contenente la bellezza di 10% d'alcol e un'incredibile quantità di spezie. Questo perchè? beh, facile, perchè non contiene luppolo!, e per contrastare la dolcezza conferita dai malti vengono utilizzate erbe e spezie. In realtà non si tratta di un'idea folle o d'avanguardia, perchè Brewfist di rifà alla tradizione brassicola belga e non. Fino alla fine del XV secolo era del tutto normale produrre la birra con le spezie e le erbe. La miscela utilizzata cambiava da zona a zona, ma veniva chiamata col nome di "gruyt". Successivamente, in germania, è stato introdotto l'uso del luppolo, che ha lentamente preso il sopravvento, e oggi le birre al gruyt (senza luppoli) non si producono praticamente più. Questa birra è abbastanza corposa e straripante di note speziate, che non solo contrastano la dolcezza ma la sovrastano anche, diventando vere protagoniste della birra. Soprattutto all'olfatto si rimane spiazzati dall'incredibile esplosione di fiori di campo, pepe, rosmarino, alloro, e chi più ne ha più ne metta. In bocca è piuttosto scorrevole e piena di sapori, ma la corposità aiuta a mantenere un certo equilibrio. Può dare l'impressione di essere un "pasticcio", ma in fondo non è male. Ovviamente devono piacere le spezie. Da provare senza pregiudizi.

Brewfist (Italy) - 2Late.

Double IPA di 9,5%, dotata di ottimi e travolgenti profumi erbacei e di agrumi. in bocca molto corposa, ancora note erbacee importanti, leggero caramello, agrumato in chiusura con finale piuttosto amaro. A mio parere, molto buona questa nuova ricetta della 2Late.

Moor (England) - Old Freddy Walker.
Mi viene presentata come una Old Ale di stampo tipicamente inglese. Di colore bruno, 7,3%, con aromi di frutta rossa e frutta secca, soprattutto prugne, ma anche abbondante tostatura. 
Non sono riuscito a identificare le prugne, mentre la tostatura era molto più evidente, soprattutto in chiusura, con un finale amaro leggermente di caffè. Non ho assaggiato molte Old Ale in vita mia, quindi non oso fare confronti, però non è una birra che riprenderei. Non è uno stile che mi affascina particolarmente.

HornBeer (Denmark) - Wiking Chili Stout.
Imperial Stout di 10% con note tipiche dello stile più aggiunta di peperoncino, che però non ho avvertito particolarmente. 

De Hemel (Netherlands) - New Light Grand Cru.
Barley Wine di 12%, piuttosto corposo, carico di note biscottate e nocciolose che sembra quasi di mangiare un panetto di burro e una vasca di Nutella. Molto più che impegnativa; è un'impresa finire un bicchiere da 20cl. Una delle tre birre che avrei fatto bene a non prendere. Quoziente di difficoltà 10/10.

Extraomnes (Italy) - Weltanscaaung.

Sour Red Aged Ale. Birra acida invecchiata in botte ispirata alle Flemish Red Ale, ma con gradazione incredibilmente alta (10%alcol). Ciò nonostante è dotata di un equilibrio perfetto fra note acide ed etiliche.

Notre Dame de Scourmont (Belgium) - Chimay Doree

Chimay è uno dei 7 marchi di birra trappista esistenti al mondo. Le birre trappiste sono birre che vengono fatte dai monaci cistercensi rispettando ricette secolari e, ovviamente, segrete. Vengono considerate, a detta di molti, le migliori birre al mondo. 
Questa particolare versione era, fino a poco tempo fa, destinata alla sola consumazione da parte dei manaci. Al massimo si poteva degustare all’Auberge di Poteaupré (il locale di mescita di Chimay, a due passi dal convento). 
Da qualche mese a questa parte è diventata commercializzabile per la prima volta al di fuori del monastero, più precisamente in Italia e in Inghilterra.
Session beer di 4,8%, chiara, con sentori floreali e leggermente speziati, sottilmente luppolata e dotata di un finale bello secco. Birra leggera ed estremamente beverina, ma dotata di un suo carattere distintivo; così diversa da tutte le altre Chimay che lascia estasiati. Sicuramente una delle migliori bevute della serata.

Elav (Italy) - Aeresis Black Indian Pepper Ale.

Birra di 6%alc, prodotta con: 5 malti (dal Pale al Black), single hop con luppolatura in continuo (utilizzando una nuova varietà di luppolo in fiore americano proveniente dalla Yakima Valley WA), un mix di spezie che va dal pepe nero indiano, al coriandolo, fino alla scorza d'arancia amara.
Mi ha incuriosito molto e, provandola, l'ho trovata affascinante. Di colore scuro, praticamente nero, con aromi tostati, di caffè, e speziati. In bocca densa e cioccolatosa, con una nota riconoscibile d'arancia che ben si lega al cacao e al caffè. leggermente pepata e amaro torrefatto nel finale. birra molto interessante che mi è piaciuta.

Elav (Italy) - No War.

Classificata come Rye IPA di 6,9% d'alcol. Personalmente l'ho trovata molto "rye" e poco "IPA", nel senso che dei classici sentori delle IPA non aveva nulla. Molto più simile a una Cream Ale anonima con l'uso della segale.

Beer Here (Denmark) - Ammestout.

Birra al confine fra una Stout e una Imperial Stout. Gradazione alcolica di 6,5%. Nera, bellissima schiuma beige tipo cappuccino, profumi cioccolatosi, di cacao amaro e di caffè. in bocca è densa, morbida e cremosa, con aromi di cioccolato e caffè. ottima chiusura amara. Birra fantastica. Ne avrei buvuto volentieri una pinta.

The Kernel (England) - Citra India Pale Ale.

Birra Single Hop di questo birrificio londinese. Si presenta dorata, bello strato di schiuma, aroma di frutta esotica e pesca bianca. in bocca è scorrevole e fruttata, lieve agrumato, chiusura piuttosto soft. Mi aspettavo un amaro più aggressivo, quanto meno sul finale della bevuta, invece niente. Questa cosa mi ha spiazzato. Potrei pensare che vogliano una session beer il più "dangerous drinkable" possibile, però mi ha dato l'impressione che deficiti di carattere. Complessivamente la trovo una birra "didattica" in cui è possibile apprezzare le ottime qualità aromatiche del luppolo Citra. Aumentare amaro.

To Øl (Denmark) - Fuck Art This Is Architecture.

Blonde Ale di 4,5% d'alcol, prodotta tramite fermentazione mista. particolarmente luppolata.
Rispetto alle altre acide presenti è "na cafonata" (cit).




Le altre birre che non ho avuto modo di provare erano:
> Croce Di Malto (Italy) - Wedding Pale ale. APA di 5,3%;
> De Struise (Belgium) - Rye Tripel Reserva 2012. Tripel di 10,5% maturata in botte di Kentucky Bourbon;
> LoverBeer (Italy) - Beer Brugna. Sour Aged Ale di 6,2% con aggiunta di Brettanomyces, batteri lattici e susine damaschine "ramassin";
> L'Olmaia (Italy) - Starship. Bitter Ale di 4,5% con malti e luppoli inglesi;
> Palm (Belgium) - Rodenbach Grand Cru. Sour Ale di 6% prodotta con 1/3 di birra giovane e 2/3 di birra invecchiata in tini di quercia;
> Oersoep (Netherlands) - Claus. Birra acida di 4,5%d'alcol, prodotta solo con Brettanomyces. Rivisitazione di un antico stile olandese del 1600;
> Emelisse (Netherlands) - White Label Imperial Stout Arbeg Barrel Aged. Come si evince dal nome si tratta di una Imperial Stout di 11% invecchiata in botti di Arbeg.





La mia personalissima classifica della serata è:

1) Le Trait D'Union di Cantillon & Extraomnes (Bel/Ita)

2) Chimay Doree di Notre Dame de Scourmont (Bel)
3) Ammastout di Beer Here (Den)

...e appena sotto al podio tre italiane: Aeresis di Elav, Weltanscaaung di Extraomnes, 2Late di Brewfist.



Alla prossima! ;)




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