sabato 12 maggio 2012

Birrificio "Doppio Malto" e la sua Bitterland

Il Birrificio Doppio Malto nasce nel 2004 a Erba, in provincia di Como. Non si tratta solo di un semplice microbirrificio, ma di un Brewpub con ristorante/pizzeria disposto su due piani e con un mega terrazzo. Da provare almeno una volta!


Negli ultimi tempi il birrificio Doppio Malto sta facendo furore, sia in campo nazionale che internazionale, facendo incetta di premi in svariati concorsi e festival. 
Basti ricordare che solamente nel 2011 le sue birre hanno conquistato ben 5 medaglie all'International Beer Challenge di Londra. In particolare hanno conquistato 4 bronzi (con Rust Ale, Old Jack, Mahogany IPA e Bitterland) e 1 Oro con la Brass Weiss. L'anno precedente, sempre nella stessa competizione, si è aggiudicato un'altra medaglia d'Oro con la Mahogany IPA...>>>

venerdì 6 aprile 2012

Tutte le "scure" del Lambrate: Beccamort, Ghisa e Imperial Ghisa

Nella lunga e buia notte milanese vi sarà capitato almeno una volta di incrociare sulla vostra strada una di queste tre brutte bestie che si aggirano fra Via Golgi e Via Adelchi. Se ancora non ne avete fatto la conoscenza, beh, rimediate al più presto. Chiunque sia entrato in contatto con loro non ha più saputo farne a meno. Guardate qui sotto che brutte facce :-P...>>>
A sinistra Imperial Ghisa, al centro Ghisa, a destra Beccamort

martedì 13 marzo 2012

Resoconto IBF Milano (9-11 Marzo 2012)

Una tre-giornate molto intensa è appena finita e cosa rimane di questo Italia Beer Festival?
Sicuramente la nuova location, che sarà protagonista di infinite lodi e/o critiche. C'è chi l'ha trovata innovativa, confortevole, bella esteticamente e sapientemente gestita negli spazi, mentre qualcun altro l'ha trovata troppo piccola, fuori mano e poco servita rispetto ai palasport a cui ci si era abituati negli anni precedenti.

Interno del Festival, Spazio Antologico
Quel che è certo è che la risposta da parte della gente c'è stata ed è stata anche molto positiva. L'IBF, a Milano, ha sempre fatto molto bene e anche quest anno non ha deluso. A sentire il parere di alcuni birrai c'è stata una forte crescita di presenze e le aspettative sono state superate. Se questo fosse confermato, significherebbe che il cambio di locazione non ha influito negativamente sulla manifestazione, ma potrebbe addirittura averne incrementato il successo...>>>

mercoledì 7 marzo 2012

Tuffo nelle Trappiste con la Rochefort 10°

Cos'è un tuffo lo sapete tutti, ma cosa sono le trappiste? Magari qualcuno potrebbe far finta di non saperlo, quindi diciamo subito che si tratta di alcune tipologie di birre molto particolari che vengono prodotte dai Cistercensi della Stretta Osservanza, birrosamente chiamati Monaci Trappisti, o comunque sotto il loro stretto e diretto controllo.
Dei 171 monasteri trappisti sparsi per il mondo, solo 7 producono birra. Sei di questi si trovano in Belgio e uno solo in Olanda, e rispettivamente sono:
- ORVAL
- CHIMAY
- WESTVLETEREN
- WESTMALLE
- ROCHEFORT
- ACHEL
- LA TRAPPE (Koningshoeven)

Solo ed esclusivamente questi sette monasteri hanno il diritto di definire le proprie birre "Authentic Trappist Product" stampando il relativo marchio di riconoscimento sull'etichetta della bottiglia. Nel caso delle bottiglie di Westvleteren, l'etichetta non esiste e tutte le info sono scritte sul tappo. Per mancanza di spazio il logo ATP non è presente, come si può notare dalla foto sopra (seconda bottiglia da sinistra). Il marchio serve ovviamente ad autenticare il prodotto, a fornire valide garanzie al consumatore su di esso, sulla sua produzione e provenienza, ma anche a tutelare gli stessi produttori contro l'uso improprio del nome e contro le imitazioni...un po' come se fosse un prodotto DOP.

venerdì 17 febbraio 2012

Two Penny: la Porter di Bad Attitude

Dopo un paio di settimane di apparente inattività (ma non delle mie papille gustative) eccoci tornati!
Assieme ad alcuni prodi coraggiosi ho provato una Porter Svizzera di cui vorrei parlare. Si tratta della Two Penny del birrificio Bad Attitude che si trova sul mercato da circa un anno. L'ho definita Porter "svizzera" perchè effettivamente il birrificio di produzione si trova in Canton Ticino, più precisamente a Stabio che dista solamente 1Km dal confine italiano! (molto curioso...).


E' giusto accennare che Bad Attitude si è sempre battuto contro un certo tipo di marketing e soprattutto di packaging (che vede nel vetro l'unico materiale adatto a contenere una birra artigianale di qualità), e alle sue dichiar-provoc-azioni ha sempre fatto seguire le azioni: ad oggi Bad Attitude è forse l'unico birrificio a commercializzare i propri prodotti anche in lattina e tetrapack, sostenendo il minor impatto ambientale ed economico di questi materiali, nonchè la facilità di trasposto e il miglior rapporto superficie/volume. In barba a questo, nel pub dove sono stato ho trovato la Two Penny rigorosamente in bottiglia...>>>

venerdì 27 gennaio 2012

Kashmir, la più Rock delle birre Buskers?

Abbiamo già parlato del progetto Buskers nel post precedente che, se volete, potete leggere qui [http://ilsimposiodellabirra.blogspot.com/2012/01/birrificio-itinerante-buskers.html].
In quel caso la birra provata era la Ecstasy of Gold; questa volta invece parliamo della Kashmir!
(P.s. Ho deciso di provarle tutte, quindi altri 2-3 interventi futuri saranno dedicati alle rimanenti Devochka, Paranoid e Dave).


CARATTERISTICHE
Si tratta di una Birra di Natale da 8,9%alc. "Colore arancione con riflessi rosso rubino creata per scaldare l’inverno ed accompagnare bene anche la primavera. Brassata con uva passa biologica, scorza d’arancia amara e luppolo per rendere questa birra assolutamente non dolce, equilibrata e di facile beva". [buskersbeer.com]
A differenza della altre quattro birre, Kashmir è stata prodotta solo dai fondatori del progetto, senza l'aiuto di nessun birraio, e per la realizzazione è stato utilizzato l'impianto di Birra del Borgo...>>>

martedì 17 gennaio 2012

Birrificio itinerante Buskers reinterpreta "Ecstasy Of Gold"

Da qualche mese ha preso il via un progetto birrario particolarmente interessante. Si tratta di un nuovo "birrificio itinerante" chiamato Buskers, nome che si ispira alla parola inglese che rappresenta la categoria degli artisti di strada (busker).


Cosa significa quindi "birrificio itinerante"?
Si tratta di un birrificio che non ha una vera e propria sede o, meglio, non possiede un proprio impianto per la produzione della birra, quindi si affida alla collaborazione con altri birrifici per poter vedere nascere i propri prodotti. I birrifici che si offrono di collaborare al progetto, mettono a disposizione il loro impianto e la loro esperienza per garantire la produzione della ricetta, la quale non è raro che venga ritoccata anche a quattro mani. Tutto questo aiuta a creare un ambiente di lavoro amichevole, stimolante l'inventiva e la collaborazione dei birrai, che si scambiano più facilmente idee e opinioni costruttive. Una volta immessa sul mercato, se otterrà una buona risposta da parte del pubblico, sarà poi compito sempre dello stesso birrificio produrne di nuova: è come se la "adottasse".
Qualcuno potrebbe pensare: idea geniale!


In realtà non si tratta di una novità assoluta nel panorama artigianale, però questo tipo di collaborazione non ha mai ricevuto così tanto interesse come in quest ultimo caso.
Le birre nate grazie a questa iniziativa si uniscono tutte sotto il nome di Buskers' Beers e, per il momento, il loro numero è fermo a cinque. Ognuno dei nomi scelti ha un chiaro riferimento alle passioni musicali e cinematografiche dei "Buskers", ossia i ragazzi ideatori del progetto, ma vediamole tutte...>>>