Da qualche mese ha preso il via un progetto birrario particolarmente interessante. Si tratta di un nuovo "birrificio itinerante" chiamato
Buskers, nome che si ispira alla parola inglese che rappresenta la categoria degli artisti di strada (
busker).
Cosa significa quindi "
birrificio itinerante"?
Si tratta di un birrificio che non ha una vera e propria sede o, meglio,
non possiede un proprio impianto per la produzione della birra, quindi si affida alla collaborazione con altri birrifici per poter vedere nascere i propri prodotti. I birrifici che si offrono di collaborare al progetto, mettono a disposizione il loro impianto e la loro esperienza per garantire la produzione della ricetta, la quale non è raro che venga ritoccata anche a quattro mani. Tutto questo aiuta a creare un ambiente di lavoro amichevole, stimolante l'inventiva e la collaborazione dei birrai, che si scambiano più facilmente idee e opinioni costruttive. Una volta immessa sul mercato, se otterrà una buona risposta da parte del pubblico, sarà poi compito sempre dello stesso birrificio produrne di nuova: è come se la "adottasse".
Qualcuno potrebbe pensare: idea geniale!
In realtà non si tratta di una novità assoluta nel panorama artigianale, però questo tipo di
collaborazione non ha mai ricevuto così tanto interesse come in quest ultimo caso.
Le birre nate grazie a questa iniziativa si uniscono tutte sotto il nome di
Buskers' Beers e, per il momento, il loro numero è fermo a cinque. Ognuno dei nomi scelti ha un chiaro riferimento alle passioni musicali e cinematografiche dei "
Buskers", ossia i ragazzi ideatori del progetto, ma vediamole tutte
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