Nel mondo della birra artigianale è stata accolta con grande sorpresa la notizia della vendita di uno dei più importanti birrifici artigianali inglesi alla multinazionale SAB Miller (la seconda più grande società di produzione birraria in tutto il mondo). L'AD di Meantime ha rivelato che tale decisione è stata presa perché sembrerebbe che il birrificio non abbia più le risorse e la capacità necessarie per andare avanti "fino alla successiva fase del suo percorso di crescita".
Nick Miller - che si è unito all'azienda in qualità di CEO nel 2011 - ha infatti detto che lui e Alastair Hook (fondatore del birrificio), assieme al resto del consiglio di amministrazione, stavano pensando già da qualche tempo a una partnership con un grande produttore di birra al fine di consentire una crescita ulteriore della società.
"Eravamo sul punto di prendere una decisione e abbiamo pensato che una partnership sarebbe stata la scelta migliore per andare a rifinanziare il birrificio" ha detto Miller. "Penso che avremmo potuto vendere tutto a un'importante produttore di birra, potevamo tentare la strada del crowd-funding o anche chiedere un prestito in banca, ma è un po' troppo semplicistico minimizzare questa situazione a un mero rifinanziamento economico. Bisogna anche fare i conti con la capacità produttiva dell'azienda, le capacità ingegneristiche, le capacità di fare marketing e di gestire il mercato globale [...]. Il lato finanziario non è mai stato un problema per noi, perché abbiamo un ottimo rapporto con la nostra banca. Il problema verteva più sulla domanda: 'come si fa a sostenere la crescita, rispetto alle limitate capacità interne della società?' Questa è la sfida strategica fondamentale per noi e la partnership con SAB aiuta enormemente a superarla".
Nick Miller |
Quattro o cinque giorni dopo, il suo capo a SAB Miller venne da me e mi disse: 'Guarda, ecco l'occasione che fa al caso vostro, volete considerare la nostra offerta?' " ...>>>