Il Simposio Della Birra

Nell'antica Grecia, il Simposio (letteralmente "bere insieme") era quella pratica conviviale che faceva seguito al Banchetto, ed era dedicato al piacere del bere, della musica, della conversazione e dell intrattenimento. Questo blog intende essere un punto d'incontro per tutti gli amanti di una delle più antiche bevande del mondo, fornendo recensioni amatoriali e avendo un occhio di riguardo per il panorama artigianale italiano. Buona birra a tutti!

mercoledì 22 maggio 2013

"Pils Pride 2013" al Birrificio Italiano

Il Pils Pride è un festival ideato dal Birrificio Italiano con lo scopo di celebrare e dare nuovo lustro allo stile birrario più famoso al mondo, che spesso è anche il più sottovalutato.
In genere, con il termine Pils (Pilsen, Pilsner e via dicendo) si identificano tutte quelle birre a bassa fermentazione, chiare, con basso contenuto alcolico, dotate di aromi floreali ed erbacei su una base maltata e con un amaro finale elegante e persistente.
Sul sito del Pils Pride vengono sapientemente riassunte così: "Amaro, secchezza, aroma erbaceo di luppolo e fiori, uniti in un delicato equilibrio ad un malto mieloso e ricco. Pils Pride vuole riunire le Pils di carattere, ridare dignità a questa tipologia birraria e farne tornare orgogliosi i birrai e gli appassionati consumatori". Ecco di cosa si parla quando si beve una Pils! Questo è lo spirito del Pils Pride.

Tutto è partito nel "lontano" 2007, quando parteciparono alla prima edizione 12 birrifici con 13 Pilsner. Di questi 12, ben cinque erano stranieri (quattro tedeschi e un americano). Praticamente la metà!

Quest'anno la manifestazione, che si è tenuta nel weekend 11/12 maggio a Lurago Marinone (Como), ha raggiunto il traguardo ragguardevole della 7a Edizione e i birrifici artigianali partecipanti sono stati 19 (14 italiani, 4 tedeschi e 1 americano) con ben 21 Pils presenti, conquistando così un nuovo record per il festival.

La nota negativa, se così si può definire, è che le presenze straniere non sono aumentate. Unica eccezione è stata la manifestazione del 2008 alla quale hanno partecipato ben 7 birrifici stranieri (quell'anno erano addirittura di più di quelli italiani. 7 contro 6!). Poi però le presenze sono calate. Non so se per problemi nell'organizzazione o se per scelta, dando così più spazio alle birre italiane.

Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, possiamo dire che quest'anno un quarto dei birrifici artigianali che hanno preso parte al Pils Pride erano stranieri... Ma alla fine questi son solo numeri, l'importante è che venga garantita un'alta la qualità della birra!

Sono potuto andare solo domenica e purtroppo alcune birre erano già finite. Per mia fortuna però si trattava dei nomi più conosciuti e quindi tutte birre che avevo già provato in passato. Le straniere erano tutte presenti, così come alcuni nuovi nomi che si sono fatti spazio recentemente grazie ad alcuni buoni risultati a festival come IBF e Birra dell'Anno.
Le birre che mi hanno piacevolmente colpito sono state: Mrs Pepper, Levante, La Grigna e Delia.
Le italiane che invece mi hanno un po' deluso sono state: Keller Pils, Pilsner di BAV, Tipopils e la Gast Pils.
Ero curioso di provare la Pilsner del BAV, la birra che quest'anno ha vinto la categoria delle Pils al concorso "Birra dell'Anno 2013" battendo colossi come Tipopils, Magut e Via Emilia. devo dire che ho trovato una birra discreta, non certo eccezionale come mi ero illuso di trovare, ma neanche da buttare via. Ogni riferimento a fatti o misfatti è puramente casuale. L'ho messa fra le birre che mi hanno deluso semplicemente perchè mi aspettavo di più dalla vincitrice di quest'anno. Mrs Pepper l'ho trovata molto piacevole, con un taglio più delicato rispetto le altre del Birrificio italiano, anche se la Delia e la sua luppolatura mi sono piaciute moltissimo. La Grigna e Levante, a mio parere, erano ben fatte e in buona forma.

Un capitolo a parte meritano le straniere. In generale le ho trovate meno luppolate, ottime alla vista, con una piacevole freschezza al naso e al massimo sottili aromi floreali e maltati, gran pulizia in bocca, ottima scorrevolezza e carbonazione.
Nelle tedesche indubbiamente viene messo in risalto di più l'equilibrio e il profilo maltato, mentre nella maggior parte delle italiane si gioca molto di più con i luppoli, spesso anche in dry hopping. A volte questo le rende più delicate ed eleganti, in altri casi più "noiose" (parlo delle tedesche). A me personalmente sono piaciute, soprattutto la Grünhopfen Pils e la Riegele Augsburger Herren Pils.
Per quanto riguarda l'americana Polestar Pilsner, invece, mi ha lasciato un po' perplesso. Non mi è sembrata in gran forma, come del resto anche alcune italiane (chi più chi meno).

Se dovessi fare un mio podio personale metterei al primo posto Delia di Birrificio Italiano che ho trovato veramente ottima, elegante, buonissimi profumi, grande amaro erbaceo e finale secco. Al secondo posto metterei le due tedesche che ho scritto sopra, mentre il terzo posto lo lascerei vacante perchè potrei assegnarlo a diverse birre italiane.
Per chiudere vorrei riportare che in generale la qualità delle birre che ho provato era nella media. Non posso dare un giudizio inequivocabile sia perchè non sono Kuaska sia perchè non ho avuto modo di provare diverse birre. Ad ogni modo il festival è molto interessante e aggiungerei che rispetto a molte altre manifestazioni è anche "rilassante". La location è molto carina e se si trovano le condizioni meteorologiche ideali si può passare una giornata/serata molto piacevole all'insegna della buona birra, della buona musica e della buona compagnia. Sicuramente ci tornerò anche l'anno prossimo (magari in tempo per assaggiarle tutte!).

p.s. non ho provato la cucina ma mi dicono che sia ottima.